Redshift Shockstop: un ammortizzatore da manubrio

Le bici da fuoristrada sono pensate per assorbire gli urti, e ormai esistono diversi modelli con doppia ammortizzazione per rendere più scorrevoli le discese, ma le bici da cicloturismo o da strada spesso non hanno un ammortizzatore integrato. Per questo Redshift ha inventato un ammortizzatore da manubrio che va molto bene.

Si chiama Shockstop e ha un meccanismo di ammortizzazione molto intelligente, in grado di fare la differenza su terreni anche piuttosto sconnessi.

Storia degli ammortizzatori da manubrio

Per quel che ne so, finora, per avere a disposizione una ammortizzazione da manubrio efficace e leggerabisognava rivolgersi alle bici di Specialized, che in alcuni modelli propongono il meccanismo Future Shock: si tratta di una molla posta sul tubo dello sterzo che permette una escursione di 20mm, sufficienti in molti casi per garantirsi meno rigidità e quindi minori urti sulle spalle.

Esistono altri ammortizzatori da manubrio che a volte funzionano bene (un esempio lo potete vedere nella foto qui a fianco, e in effetti le recensioni in merito che ho letto in giro prima di decidermi all’acquisto non sono proprio lusinghiere…) ma presentano quelli che secondo me sono dei problemi abbastanza importanti. Il primo è che spesso sono costituiti da un meccanismo “esterno”, ovvero che sta al di fuori della pipa del manubrio. Questo comporta una manutenzione più pressante e in generale una scomodità che non vale la pena di prendere in considerazione. In più la struttura è abbastanza pesante, e anche questo conta quando ci mettiamo a limare il peso il più possibile… Terzo aspetto importante è quello dei costi, che in alcuni casi sono difficili da giustificare.

Come detto nell’articolo sui manubri da cicloturismo, in cui abbiamo parlato delle varie tipologie disponibili sul mercato, il manubrio è uno dei punti di contatto più importanti sulla bici, e data la nostra anatomia è fondamentale avere una buona posizione sul manubrio per evitare infiammazioni e dolori, in particolare quando si hanno di fronte tanti chilometri da percorrere su strade che a volte possono essere parecchio dissestate.

Ecco perché quando ho scoperto questo dispositivo su Amazon ho deciso di provarlo. E devo dire che nonostante l’iniziale scetticismo mi ha davvero sorpreso in positivo.

Redshift Shockstop: come funziona

Prima di passare a parlare delle mie impressioni personali, vediamo meglio come funziona questo ammortizzatore da manubrio, che ha dalla sua una grande semplicità di concezione. Lo facciamo con una immagine animata:

Il meccanismo è estremamente semplice: in pratica c’è un cuscinetto su cui si muove la pipa del manubrio, permettendo un’escursione più o meno pronunciata a seconda del modello scelto (più sotto vi parlo dei modelli disponibili).

La particolarità di questo sistema è che si avvale al suo interno di una serie di elastomeri (in pratica dei pezzettini di gomma molto flessibili) che permettono l’inclinazione in caso di urto e rendono l’insieme molto elastico. Nella confezione dell’ammortizzatore vengono forniti diversi di questi gommini, per adattare precisamente l’ammortizzazione al proprio peso e alle condizioni della strada che si deve affrontare.

Tipi di Shockstop disponibili

Come detto appena sopra ci sono diversi modelli di questo ammortizzatore, tutti con attacco per tubo da 1 1/8 di pollice. Si può poi scegliere anche in base alla lunghezza della pipa: ci sono modelli da 90mm, da 100, 100 e 120mm, e direi che è un’ottima cosa per avere un adattamento perfetto al nostro posizionamento in sella. Più il tubo è lungo, in linea di massima, più si ha una posizione allungata che garantisce potenza, mentre un tubo corto è più comodo, almeno per come l’ho capita io.

Infine si può scegliere sulla base dell’escursione che la pipa fa in alto e in basso. Qui esistono due possibilità: +/-6° e +/-30°.

Caratteristiche tecniche

Parlando un po’ di aspetti tecnici, vediamo pesi ed escursione delle diverse soluzioni disponibili.

Tutte le soluzioni sono costruite in alluminio 6061, un materiale abbastanza classico.

LunghezzaPesoEscursioneLink Amazon
90mm274g+/-6°https://amzn.to/2MPUxvX
100mm286g+/-6°https://amzn.to/2MH0riR
100mm274g+/-30°https://amzn.to/2MKiEMs
110mm286g+/-6°https://amzn.to/2KvArnQ
120mm298g+/-6°https://amzn.to/2KznJUV

Insomma, non c’è grande differenza in termini di peso tra una soluzione e l’altra, e direi che non è proprio questo l’aspetto di cui tenere conto quando si fa la scelta.

Redshift Shockstop: recensione mini

Come detto all’inizio dell’articolo, mi sono trovato molto bene con questo accessorio, e penso che sia davvero un grande aiuto nella pratica ciclistica di tutti i giorni. Va bene chiaramente su strade normali (qui non sentirete gran differenza rispetto al vostro manubrio normale) ma è ottima in particolare sullo sconnesso delle città, ad esempio sul pavè o i sampietrini che fanno tanto male ai ciclisti. Allo stesso modo va bene per le classiche strade bianche in cui il ghiaino è compatto e intervallato a strada polverosa con buche e buchette, devo dire invece che su ghiaia vera e propria si sente meno, e forse rallenta un po’ l’azione di guida. La precisione del manubrio, nelle prove che ho fatto io montando e smontando i supporti, non ne risente per nulla, ed è forse questa la cosa che mi ha stupito di più.

Magari vi domandate se il manubrio si abbassa quando ci si alza sui pedali per andare in salita o spingere più decisamente? La risposta è sì, ma la variazione di altezza è talmente piccola che dopo pochissimo ci si abitua, e in ogni caso questo piccolo inconveniente non inficia la guida.

E il montaggio?
Ecco, qui forse c’è l’unica nota dolente di questo prodotto che per me è fenomenale e che non credo toglierò più dalla bici: il montaggio è un po’ complicato, bisogna fare bene attenzione alle istruzioni fornite per evitare di combinare pasticci con i gommini di ammortizzazione e rovinare i pezzi forniti.
Detto questo, le istruzioni sono precise, le tabelle per la taratura in base al peso chiarissime, e se avete anche solo regolato i freni della vostra bici (giusto per dare un’idea della difficoltà di settaggio) non dovreste combinare pasticci.

In definitiva, se avete una bici da gravel come me, o una bici da corsa che volete adattare all’uso in condizioni un po’ difficili, magari semplicemente perché dalle vostre parti ci sono tante buche, allora questo è un acquisto molto azzeccato che farà la differenza nel comfort d’uso del vostro cavallo meccanico.

2 commenti su “Redshift Shockstop: un ammortizzatore da manubrio”

    1. Ciao Franco, non credo dai… Il rischio 0 non esiste, certo, ma saranno componenti testati e testati e testati, e sovradimensionati. Poi non sono un ingegnere, ma a naso mi sa che lo sforzo non è così alto e comunque più che sullo snodo sulla parte arrotondata dello stem. Boh!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *