Materassini: dormire bene durante un trekking

Questo post è basato su esperienze di vita vissuta: durante l’estate mi sono trovato a fare i conti con un problema, quello della sostituzione del materassino su cui dormire, e ho fatto parecchie ricerche. Ecco i risultati.

Cominciamo col dire che dormire bene durante un trekking è una cosa importantissima. Se si dorme male ci si sveglia male, si è stanchi durante il giorno e non ci si gode la natura.
In più può anche essere pericoloso non essere perfettamente vigili in escursione.

Scegliere un buon materassino per i propri trekking è quindi fondamentale.

I fattori di scelta del materassino da trekking

Un materassino da trekking ha sostanzialmente due funzioni principali: isolare dal terreno (in particolare quando fa freddo) e rendere la superficie su cui si dorme più morbida.

Quando si sceglie il materassino, poi, si deve scendere a compromessi tra queste due caratteristiche e una terza e una quarta: il peso e l’ingombro.

Più il materassino sarà comodo e isolato, più peserà e sarà grande. Per ora nessun produttore è riuscito a superare questo scoglio, e quindi dobbiamo tenere in considerazione le nostre esigenze specifiche quando scegliamo un materasso da trekking.

Vogliamo stare comodissimi? E allora bisognerà sopportare un po’ di ingombro e peso in più.
Vogliamo ridurre i pesi per affaticarci di meno durante il giorno? E allora bisognerà rinunciare a un po’ di comfort durante la notte.

Naturalmente esistono soluzioni differenziate anche in base al prezzo, che è un ulteriore fattore da prendere in esame per fare la scelta migliore.

I 3 tipi principali di materassino da trekking

A differenza che con i normali materassini da campeggio, i produttori si sono sbizzarriti nella realizzazione di giacigli diversi, e nel corso degli anni hanno sviluppato soluzioni tecniche davvero geniali.
Ci sono 3 tipi principali di materassino da escursione: gonfiabili, autogonfianti e in schiuma.
Li analizziamo uno per uno.

Materassini in schiuma

materassino da trekking

Si chiamano anche CCF (closed-cell foam) e sono stati tra i primi materassini tecnici sviluppati per gli escursionisti. Sono quei grossi rotoli che alcuni escursionisti si portano dietro, attaccati con cinghie allo zaino.

I vantaggi di questi materassini sono la loro leggerezza (pesano in genere sui 200g o poco più), la loro economicità e il fatto che sono indistruttubili: è impossibile bucarli, ad esempio.
Inoltre hanno il vantaggio di offrire un buon isolamento, specialmente se hanno uno dei due lati rivestito in una pellicola riflettente, probabilmente di alluminio.

Gli svantaggi? Sono abbastanza ingombranti – ma a questo ci si abitua – ma soprattutto non sono molto comodi.

Materassini gonfiabili

materassino gonfiabile trekking

Questi sono materassini molto simili a quelli che usiamo per galleggiare sull’acqua al mare.
I modelli specifici per la montagna hanno però alcune caratteristiche differenti, come il peso ridotto, le valvole rinforzate e il rivestimento più resistente.

Tra i vantaggi di questo tipo di materasso da trekking ci sono la grande leggerezza, la comodità e la compattezza.

Sembrerebbero il sogno di ogni escursionista, no? Forse sì, ma c’è un grosso svantaggio: non isolano bene. Anche se esistono nuovi modelli di questi materassini che vengono proposti con moduli per l’isolamento dal freddo, si tratta in sostanza di gusci di nylon gonfiati con aria, e quindi quando ci dormiremo sopra ci troveremo ad essere sopra ad uno strato d’aria a contatto con il terreno.
Non è proprio il massimo per passare una notte all’aperto.

Altri svantaggi sono il fatto che si devono gonfiare a bocca (e questo può essere un problema se ci si trova in alta quota) e che sono meno resistenti alle punture di rametti, sassi e spuntoni vari.

Materassino da escursione autogonfiante

materassino autogonfiante

È probabilmente la soluzione più tecnologicamente avanzata, e quella che coniuga i due concetti delle diverse tipologie di materassino presentati sopra.
I materassini autogonfianti sono in sostanza dei materassini molto compatti che presentano una o più valvole per l’ingresso dell’aria e una struttura alveolare che, quando si apre la valvola, attira aria al suo interno.
In generale non sono del tutto autogonfianti, perchè devono essere aiutati a bocca, ma richiedono molta meno fatica per il gonfiaggio.

I vantaggi di questi materassini sono la loro leggerezza, il fatto che si gonfiano da soli e soprattutto la loro garanzia di buon isolamento.

Gli svantaggi sono che costano come i materassini da trekking gonfiabili e sono meno comodi perchè più sottili. Sono anche un po’ più ingombranti.

Il valore R per i materassini

R è un parametro che indica la capacità di isolamento dei materassi da trekking, e varia moltissimo da materassino a materassino.
Tanto per capirci, un R pari a 0 significa che il materiale su cui ci troviamo non isola per niente il nostro corpo dalla superficie su cui ci troviamo. Un valore uguale a 5 significa che il materiale è neutro, ovvero non fa perdere calore al corpo se posto su una superficie che ha temperatura pari a 0°C.
Proviamo a compilare una tabella in cui indichiamo i vari valori R per alcuni materassini comuni e per i tipi generici (per alcuni modelli potete cliccare sul link e sarete rimandati ad Amazon, dove potete vedere il prezzo ed eventualmente acquistare):

Materassinovalore di R
PesoSpessore
Materassino da spiaggia0,9-11500g10cm
Thermarest NeoAir XLite5,4350g6,3cm
ProLite Plus3,4640g (regular)
3,8cm
Materassino in schiuma (1,5cm)
2,7250g1,5cm
Thermarest NeoAir Camper2,2680g (regular)
7,6cm
Exped DownMat 981240g9cm

Come potete vedere c’è parecchia scelta (e qui ho inserito solo alcuni tra i materassini più comuni) e ci sono vari parametri da tenere in considerazione. Ho escluso l’ingombro da chiuso perchè più o meno abbiamo tutti idea dell’ingombro di un materassino da spiaggia o di un materassino in schiuma, mentre per gli altri materassini l’ingombro non è veramente importante.

Un aspetto importante (o almeno per me lo è stato) da considerare quando si sceglie un materassino è che i valori di R si sommano: se si impilano due materassini di tipo uguale o diverso, l’isolamento complessivo sarà circa pari alla somma dei due valori di isolamento singoli.

L’ultimo prodotto che ho voluto inserire in questa tabella è l’Exped DownMat 9, e l’ho inserito soprattutto a titolo di curiosità: è infatti un materassino per temperature estreme, che secondo il sito del produttore può essere usato anche a -38°C, ma non è proprio necessario per le normali escursioni. È però bello sapere che esistono anche soluzioni tecnologiche di questo genere, o almeno a me piace e mi rassicura!

Il valore R, comunque, non serve a niente se non è correlato all’informazione che ci interessa di più: ovvero qual è il valore di isolamento per avere un’esperienza confortevole alle varie temperature.
Ecco uno specchietto con indicazioni riguardanti la temperatura dell’aria:

R = 1,1 → da 14 a 11°C
R = 1,6 → da 10 a 6,5°C
R = 2,2 → da 6,4 a 1,6°C
R = 2,7 → da 1,5 a -2,7°C
R = 3,3 → da -2,6 a -8,3 °C

In generale, per condizioni di utilizzo non estreme, i materassini tecnici normalmente in commercio vanno bene più o meno tutti, e la considerazione più importante da fare è quella riguardante il comfort, che vuol dire peso da sostenere durante il viaggio e morbidezza del proprio letto quando si è in tenda.
In generale mi sembra che la soluzione più equilibrata da questo punto di vista sia quella dei materassini gonfiabili da escursione (sì, quelli da spiaggia li escluderei).

Il materassino che ho scelto io

Personalmente, dopo che il mio vecchio materassino mi ha abbandonato per anzianità, ho scelto una soluzione composta: mi sono preso un materassino gonfiabile della ThermaRest, questo modello, che è abbastanza economico. L’ho preso su Amazon, perchè il prezzo era il migliore trovato in giro e per la tranquillità nella spedizione e nella gestione.
Tra l’altro i modi per il gonfiaggio di questi materassini che si sono inventati sono geniali, e se per caso avessi bisogno di un metodo diverso dal gonfiaggio a bocca saprei come fare:
https://www.youtube.com/watch?v=8Y-u568W3tk

Aggiornamento: nel frattempo ho avuto modo di provare diversi altri materassini, vi posso dare un paio di dritte su scelte alternative.
– la prima è per questo di Decathlon, materassino economico che può essere usato in estate e nelle stagioni spalla , molto comodo, leggero e compatto.
– se volete spendere di più, avere quello che ad oggi è ritenuto spesso il meglio possibile tra i materassini gonfiabili da trekking, con un valore di R superiore a 4, quindi utilizzabile anche in inverno, potete andare su questo di Therm-A-Rest. Consiglio di dare anche un’occhiata a questa pagina di Amazon dove lo trovate spesso in offerta (qui invece in versione da donna, ma va bene anche per uomo!)
– c’è anche una alternativa da Aliexpress. Ho già fatto una recensione di questo materassino tempo fa (io ho la versione precedente, questa è pure un po’ meglio) e ve lo consiglio se volete spendere poco avendo comunque ottima comodità, anche se con un peso leggermente maggiore: non siamo al livello di Therm-A-Rest, ma il prezzo è decisamente diverso

Inoltre ho preso anche un normale materassino in schiuma con una superficie riflettente: lo uso solo quando so che le condizioni saranno più complicate.

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